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L’animale femmina è l’esordio più importante del 2018
- 21 giugno 2018
- Scritto da: Scuola Palomar
- Category: Scuola
Anche un grande romanzo come L’animale femmina (Einaudi, 2018), il caso editoriale del momento, ha dovuto attendere per essere pubblicato.
Uscito ad aprile di quest’anno, L’animale femmina, lo straordinario esordio di Emanuela Canepa, ha ricevuto il plauso unanime della critica ed è entrato subito nella classifica dei romanzi più venduti. È un romanzo che abbiamo visto nascere al Master in Tecniche della Narrazione, qui alla Palomar, lo abbiamo seguito con passione e l’abbiamo amato fin da subito. Eravamo convinti che tutti si sarebbero interessati alla scrittura lucida e perfetta di Emanuela, alla tematica così attuale dell’abuso psicologico sulle donne di cui nessuno aveva ancora scritto, e invece così non è stato. Almeno in un primo momento.
A chi frequenta il Master in Tecniche della Narrazione della Palomar lo diciamo sempre: non dovete venire qui per pubblicare. Se scriverete un grande romanzo, troverà da solo la sua strada. Nel caso del romanzo di Emanuela, è stata una strada lunga.
Non è sempre così. A volte ci è capitato che gli editori chiamassero dopo due giorni che un romanzo era stato presentato. È successo con Il rumore delle cose che iniziano (Rizzoli) di Evita Greco, ed è successo con un romanzo struggente e sognante che uscirà in contemporanea mondiale alla fine dell’estate, e che vi racconteremo tra qualche mese.
Cosa fa di un romanzo un romanzo pubblicabile? Ci sono moltissimi fattori: ci è capitato che gli editori cercassero un libro che parlasse di una determinata tematica, che un autore o un’autrice dalla voce personale e forte fossero diversi da tutto quello che il loro futuro editore aveva in catalogo fino a quel momento, e ci è capitato che semplicemente si innamorassero, senza alcuna particolare ragione. I romanzi, del resto, toccano anche e soprattutto le corde della soggettività. È impossibile determinare una regola che valga per tutti gli scrittori esordienti.
I giudizi sul romanzo di Emanuela vertevano sul fatto che fosse un bellissimo romanzo, ma forse poco vendibile. Gli editori prima di tutto sono un’azienda, le loro scelte sono un mix dettato dalla passione e dalla possibilità che ogni loro libro abbia il potenziale per raggiungere un determinato pubblico.
Abbiamo consigliato a Emanuela di inviare il suo romanzo al Premio Calvino. Le possibilità di entrare in finale erano davvero ridotte, perché arrivano ogni anno tantissimi testi, ma noi credevamo che avesse i numeri per farcela.
L’animale femmina ha vinto l’edizione 2017 del Premio Calvino all’unanimità ed Einaudi ne ha acquistato i diritti di pubblicazione. I quotidiani si sono prodigati in lodi. Ha entusiasmato anche Umberto Contarello, lo sceneggiatore di Paolo Sorrentino, ed è entrato subito nella classifica dei libri più venduti, diventando l’esordio più importante dell’anno.
La storia di questo romanzo è l’esempio di ciò che diciamo sempre ai nostri studenti: quando scrivete un romanzo, non pensate alla pubblicazione. Pensate a scrivere il romanzo migliore che potete e non arrendetevi mai. Se sarà un grande romanzo, troverà di sicuro la sua strada, anche se a volte sarà una strada lunga.
Vi consigliamo di regalarvi L’animale femmina. Sarà una delle migliori letture che potrete fare quest’estate. Vi garantiamo che lo porterete a lungo con voi.
Se volete vedere quello che facciamo al Master in Tecniche della Narrazione cliccate qui. Ci impegniamo da anni per trarre da ogni scrittore la storia migliore che possa scrivere.